Sono 40 gli indagati per i crolli dei capannoni nei quali hanno perso la vita undici persone nel sisma del 29 maggio scorso in Emilia Romagna. Lo ha reso noto il procuratore capo di Modena, Vito Zincani, titolare dell'inchiesta sul terremoto. Le vittime dei crolli sono nove operai, un imprenditore e un ingegnere a Medolla, Mirandola, San Felice e Cavezzo. Le ipotesi di reato: disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. Indagati i proprietari, i progettisti e gli esecutori dei lavori dei prefabbricati che non hanno retto al terremoto.

"E' un atto tecnico - ha spiegato il procuratore, Vito Zincani - dovuto al conferimento della perizia sulle cause dei crolli". L'esame, conferito all'Università di Bologna, sarà ultimato entro 90 giorni e dovrà stabilire - tra le altre cose - se siano state rispettate o meno, nella costruzione degli stabilimenti industriali, le normative in materia antisismica. Gli indagati ovviamente potranno nominare i loro consulenti di parte. E' quanto si apprende da fonti di agenzia.