Come da richiesta congiunta da parte di Filctem, Flaei, Uiltec, Assolettrica e Federutility, ieri pomeriggio si è svolto l'incontro con il ministro Flavio Zanonato per avviare un confronto diretto e permanente sulla crisi del settore elettrico nazionale con particolare riferimento alle ricadute sul comparto termoelettrico e sui costi, troppo alti, del kWh per imprese e cittadini.

"Dopo un franco scambio di opinioni e una ricognizione dello stato del settore – si legge in una nota sindacale unitaria –, a partire dai punti del documento congiunto presentato e dal fermo delle centrali elettriche, il ministro ha condiviso la richiesta di attivare un tavolo permanente, presso il ministero dello Sviluppo economico (a breve ci verrà comunicata la data del primo incontro), per approfondire i singoli aspetti e l'insieme delle questioni che la delicata tematica richiede, ipotizzando anche la possibilità di realizzare una Conferenza nazionale sull’energia, coinvolgendo tutti i soggetti interessati".

"In quella sede – proseguono i sindacati – abbiamo ribadito che le priorità alle quali dare risposte immediate pur in un quadro prospettico di medio periodo riguardano: il settore termoelettrico (dalla chiusura e bonifica di alcuni siti alla riconversione e sviluppo di altri) in un quadro programmato e di avvio di tutti i possibili investimenti; gli investimenti infrastrutturali sulle reti; la riduzione dei costi delle bollette anche al fine di aumentare ed orientare le domanda verso l'efficienza energetica; condizioni, queste, che se immediatamente realizzate rappresentano, non solo un sostegno alla generazione, ma anche un contributo straordinario per il rilancio dell'economia e del sistema manifatturiero nazionale nonché per la tutela occupazionale del settore elettrico".

"Prendendo atto positivamente che dopo tante e reiterate richieste, fatte a più ministri e governi, finalmente si avvierà il tavolo permanente di settore, presso il Mise. Come segreterie nazionali convocheremo, nella prima metà del mese di marzo, un attivo nazionale del settore per verificare lo sviluppo della situazione ed assumere le decisioni più opportune", concludono Filctem, Flaei e Uiltec.