L’emendamento approvato in commissione lavori costituzionali della Camera lo scorso 8 marzo, che riguarda la disaggregazione dei costi d’accesso e manutenzione della rete telefonica, comporterà gravi ripercussioni sull’occupazione per i lavoratori Telecom Italia presenti nel territorio nazionale e di conseguenza nelle Marche (10.000 circa i lavoratori in Italia e più di 300 nelle Marche, di cui a rischio sarebbero circa 100 nella regione). Lo rendono noto, in un comunicato unitario, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil delle Marche.

“L’emendamento sulle Tlc, approvato dalla commissione alla Camera – si legge nella nota –, è sbagliato, non risponde alle esigenze di sicurezza della rete, rischia di peggiorare il servizio ai cittadini, non è in linea con la normativa comunitaria ed infine crea migliaia di esuberi in Telecom.

Vendere come semplificazione e liberalizzazione una norma, costruita in maniera approssimativa, rischia di creare danni difficilmente riassorbibili”. Per questo il coordinamento unitario dei sindacati di categoria ha chiesto un incontro urgente con il ministro Passera.