Teatro Biondo (Palermo), convocati i sindacati a Villa Niscemi per un faccia a faccia col sindaco sulla situazione dello Stabile e sul provvedimento scattato nei confronti di 12 dipendenti del teatro, da ieri in cassa integrazione per sei mesi. L'Slc Cgil ha ribadito al sindaco l'”inutilità” dell'ammortizzatore sociale, il Fis, adottato ai danni di 12 lavoratori. Il provvedimento potrebbe durare meno di sei mesi: è quanto emerge dall'incontro. “Il debito è talmente esiguo che non si capisce l'utilità di questa cassa integrazione, adottata senza un criterio – afferma il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso - Il sindaco in parte ha condiviso i nostri dubbi, per questo esprimiamo comunque un giudizio positivo dell'incontro. Ci ha promesso che non ci sarà nessun licenziamento, nessun altro lavoratore andrà in cassa integrazione e il fondo di integrazione salariale potrebbe avere una durata inferiore ai sei mesi. Il tutto è corroborato dal fatto che nel giro di una settimana il Comune verserà la sua quota di 1 milione e mezzo di finanziamenti per il 2016”. 

“Abbiamo ribadito che un piano di tagli è insignificante se non ha accanto un piano industriale e le nostre proposte sono state accettate e condivise dal sindaco. Siamo per questo moderatamente soddisfatti: finalmente l'amministrazione ascolta le proposte che il sindacato fa da mesi – aggiunge Maurizio Rosso – Noi chiediamo un piano industriale per i prossimi tre anni che dia un futuro al teatro. L'idea è quella di ristrutturare il debito attraverso un mutuo con la garanzia dei soci, di Comune e Regione; fare ricorso all'esodo incentivato; puntare sulla collaborazione fra teatri. Il sindaco ha annunciato una lettera e, alla luce della discussione fatta, ha assicurato che non ci sarà nessun licenziamento e che è possibile che i sei mesi di cassa integrazione possano essere ridotti. Ci sarà una riunione ogni sera tra amministrazione comunale, sindaco e sindacati per monitorare e costruire un percorso che conduca al riconoscimento del Biondo come teatro nazionale”.