Il ministero dell'Interno ha pubblicato il nuovo report sugli sfratti relativi all’anno 2014. In Sicilia, nonostante i provvedimenti di sfratto emessi presentino un decremento, forse dovuto anche all’incompletezza dei dati, non tutti pervenuti, le richieste di esecuzione aumentano del 18,13%, passando da 6.992 a 8.120. A Catania e provincia, la situazione rispetto all’anno precedente presenta un deciso peggioramento, che riguarda sia le richieste di esecuzione che gli sfratti eseguiti con l’ufficiale giudiziario. Non a caso, aumentano le prime, che passano da 2.718 a 3.112, con una crescita del 14,58%, mentre i secondi salgono da 623 a 644, con un incremento del 6,58, e l’80% degli sfratti è per morosità incolpevole. Lo comunica il Sunia di Catania, il sindacato degli inquilini che, alla luce dei numeri ufficiali appena divulgati, reputa la situazione "molto grave".

La segretaria del Sunia locale, Giusi Milazzo, ha chiesto alla Regione "una modifica delle linee-guida sulla morosità incolpevole, per far sì che questa misura riesca ad incidere positivamente al fine di alleviare l’emergenza sfratti. È evidente, comunque, che le somme disponibili per la morosità incolpevole sono esigue, e non potranno essere risolutive. Per questo, ribadiamo la necessità di una legge sull’abitare a livello regionale, e un piano articolato per il disagio abitativo a livello comunale".

A livello nazionale, i provvedimenti emessi sono stati 77.278, con un aumento del 5,3% rispetto al 2013 (73.385); gli sfratti per morosità raggiungono l’89% del totale, con un aumento del 5.7. Anche le richieste di esecuzione di sfratto su territorio italiano con l’ufficiale giudiziario hanno avuto un'impennata, passando da 129.577 nel 2013 a 150.075 nel 2014 (+14,6%), così come gli sfratti esecutivi con l’intervento dell’ufficiale giudiziario, che passano dai 31.399 del 2013 ai 36.083 del 2014 (+13,5).