"Risultano talmente 'infondate' le preoccupazioni di Cgil Csil Uil sulla possibile estinzione del reato di stalking con l'adozione di una 'condotta riparatoria' e la norma è talmente chiara che il ministro Orlando ha deciso di intervenire ipotizzando comunque una modifica della legge sullo stalking. E questo è un bene". E' quanto affermano in una nota Loredana Taddei, Responsabile Nazionale delle Politiche di Genere di Cgil,  Liliana Ocmin, Responsabile del Coordinamento Nazionale donne Cisl e Alessandra Menelao, Responsabile Nazionale Centri di ascolto Uil.

"Siamo però - aggiungono - assolutamente contrarie all'imposizione della irrevocabilità della querela estesa anche ai cosiddetti reati più lievi,  perchè segnerebbe un grave passo indietro nelle politiche improntate al rispetto della libertà e dell'autodeterminazione delle donne, che non può essere sacrificato a istanze securitarie. Inoltre l'irrevocabilità in molti casi potrebbe indurre le donne vittime a non denunciare".

"Ribadiamo, infine, che è fondamentale che il reato di stalking non sia monetizzabile e che sia escluso, nella parte in cui prevede la remissione della querela, dai reati compresi nell'articolo 162 ter della riforma del codice penale", concludono le tre dirigenti sindacali.