Allarme dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per il rapido deteriorarsi della situazione umanitaria nell’area settentrionale del confine tra Kenya e Somalia. Questa settimana centinaia di somali hanno continuato a fuggire dagli scontri tra Al-Shabaab e Ahlu Sunna Wal Jamaa - un gruppo miliziano alleato del governo transitorio somalo - nella città somala di confine Beled Hawo.

Fino a giovedì 28 ottobre
, oltre 7.100 rifugiati avevano trovato riparo presso il Border Point One, a circa 500 metri dal confine tra Kenya e Somalia. Si tratta soprattutto di donne, minori e anziani. La loro sicurezza e le loro condizioni sanitarie, riferisce ancora l'Alto Commissariato, si deteriorano di ora in ora. Alcuni di loro sono accampati all’aperto al Border Point One dal 17 ottobre, quando sono cominciati gli scontri.

E l'Unhcr riferisce
che le condizioni degli sfollati fuggiti a seguito degli ultimi scontri sembrano essere molto gravi. La loro situazione disperata dipende anche dal fatto che nessuna agenzia umanitaria è riuscita finora a raggiungerli.