"Un comma della legge di stabilità consegnerà definitivamente il settore dello spettacolo all'irregolarità, nonostante i dati della ricerca 'Vita d'artisti', promossa da Slc Cgil, rilevino una realtà devastante per gli artisti: i musicisti lavorano in nero nel 50 per cento dei casi, gli attori nel 35 per cento". A dirlo è Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil, sottolineando che "ora le imprese devono chiedere l'agibilità prima di ogni spettacolo, che ne accerta la regolarità contributiva. La nuova norma, invece, dispenserebbe le imprese da questo onere. Queste disposizioni sono particolarmente pericolose perché nello spettacolo i rapporti di lavoro sono a termine o autonomi, e principalmente caratterizzati da una breve durata". Per i lavoratori autonomi, conclude Bisi, la beffa "è ancor più grave, perché il comma rende obbligatoria l'agibilità solo se la durata del lavoro con partita Iva sia superiore ai 30 giorni, per quanto i rapporti superiori a quel periodo siano rari".