“Una giovane donna al vertice di di Yahoo!, una delle aziende più quotate al mondo. Una trentenne chiamata a tirare fuori il portale, che un tempo era il più potente del web, da una lunga crisi. Ma la notizia veramente rilevante è che questa giovane donna è incinta e partorirà tra tre mesi”. Così dichiara Barbara Apuzzo, della segreteria nazionale Slc Cgil. Una sottolineatura non casuale, quella della sindacalista, che subito dopo aggiunge: “La lettura di questa notizia, oggi, stride con quanto accade nella più grande azienda a rete d’Italia, Poste Italiane, dove se sei incinta perdi il bonus presenza da 140 euro”.

Insomma, è la sostanza del ragionamento della dirigente Slc, mentre oltreoceano c’è chi coltiva le capacità e le potenzialità delle donne in dolce attesa, affidando loro le sorti di una delle aziende più grandi al mondo, Poste Italiane penalizza le future mamme decurtandone il salario. “Siamo felici di sapere che non siamo gli unici a pensarla così – conclude Apuzzo –. Così come è evidente che il fatto di essere fra le aziende citate da Fortune non fa di Poste Italiane una grande azienda, neanche sotto il profilo delle pari opportunità. Ecco, questa è a nostro avviso la differenza tra un’azienda che pensa in grande e chi non ha alcuna ambizione”.