"Con l’apertura della Porta Santa in Vaticano è iniziato ufficialmente il Giubileo nella Capitale della cristianità. Abbiamo evidenziato alcune carenze dell’apparato sicurezza capitolino, ma con la stessa puntualità abbiamo sempre sottolineato la capacità e la professionalità della polizia romana nel produrre sicurezza per i cittadini e fare fronte a qualunque emergenza, indipendentemente da eventuali carenze di organico o di mezzi". Così in una nota Antonio Patitucci, segretario generale del Silp Cgil di Roma e Lazio. 

"Si è detto molto sulla sicurezza, con luci e ombre, spesso con speculazioni politiche - afferma il dirigente del sindacato di polizia - magari per le prossime amministrative, come avvenuto di recente per alcune iniziative del Silp cavalcate da qualche partito di opposizione nonché da qualche giornalista in cerca di audience. Le nostre denunce sulla sicurezza hanno in realtà avuto dei riscontri - prosegue Patitucci - anche se con qualche ritardo. Il Dipartimento di Ps ha dato delle parziali risposte sui mezzi e sull’organico prevedendo per l’anno giubilare, oltre al rinforzo delle circa 650 unità, l’aggregazione di personale in forza negli uffici ministeriali. Certamente quanto previsto non sana la cronica mancanza del turnover, che non può essere sopperita dalla presenza dei militari, utile, ma non del tutto fungibile con la specificità del poliziotto, in particolare per ciò che attiene il ruolo dei sovrintendenti e degli ispettori di cui l’intera Questura ha grave penuria".

Secondo Patitucci, "si devono fare i conti con le risorse disponibili e con i cinque miliardi di tagli che ha subito la sicurezza dal 2008 a oggi". Ecco perché "la compagine di Governo deve investire in modo sostanziale sulla sicurezza che insieme alla giustizia costituisce le fondamenta della serenità del cittadino e del corretto sviluppo di una moderna democrazia. Garantendo finanziamenti sufficienti per la tecnologia, la logistica e l’organico". "E’ chiaro - prosegue il segretario del Silp - che nel nostro paese, indipendentemente dell’anno giubilare e dell’emergenza terrorismo, la presenza imperante della criminalità organizzata, della corruzione e di un'evasione scandalosa impone di investire in legalità e sicurezza, magari con un rinnovo contrattuale dignitoso, non limitandosi a un bonus che svilisce il ruolo di chi serve lo Stato e lo rappresenta".       

"A oggi la Questura di Roma è mobilitata, con un piano straordinario per l'ordine pubblico che coinvolge tutte le forze di polizia, con presidi e servizi attinenti gli obiettivi sensibili, la sicurezza della mobilità e il controllo dello spazio aereo della Capitale, in sinergia con esercito e aeronautica - conclude Patitucci - Le 'divise' sono pronte al loro dovere, ma persistono alcune criticità: molto del personale di rinforzo, per esempio, ha problemi di alloggio e la stessa Questura con le poche risorse ha delle difficoltà a dare risposte immediate, pur dimostrando viva sensibilità per il problema. Chiediamo alle autorità di Governo particolare attenzione sul fronte sicurezza perché le predette emergenze non finiranno con il Giubileo e interessano tutto il Paese in quanto, come ha detto il prefetto di Roma Gabrielli, il terrorismo islamico è una minaccia generalizzata, indiscriminata e indistinta, con la quale dovremo convivere per i prossimi anni".