A breve sarà costituito presso il ministero del Lavoro un tavolo sulla sicurezza nei cantieri edili, con la partecipazione di tutti i soggetti sociali e istituzionali coinvolti sul tema. È quanto emerso oggi nell’incontro tra le segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e il sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano. L’incontro fa seguito a quelli già svolti con la senatrice Camilla Fabbri, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, seguita a distanza di pochi giorni da una audizione nella stessa commissione, e con l’onorevole Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera.

I sindacati hanno ricordato al sottosegretario i dati drammatici relativi agli incidenti ed alle malattie professionali in edilizia: nel 2015 si sono verificati 694 morti sul lavoro, il 22,5% nel settore dell’edilizia. Nel periodo gennaio-ottobre 2016 i morti sono stati 100, contro i 72 dello stesso periodo dell’anno precedente. Altro dramma nel dramma è quello relativo alla età media delle vittime, gli over 60 sono raddoppiati rispetto all’anno precedente.

Le proposte dei sindacati, già avanzate nelle altre sedi istituzionali, sono il contrasto al lavoro irregolare e nero, rafforzamento dei controlli e delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impegnati nei cantieri, unica condizione per assicurare loro una adeguata formazione (che in edilizia è obbligatoria), uguali prestazioni e uguali diritti; completamento di quanto già previsto dal dlgs 81/2008 con la costituzione della patente a punti, strumento importante per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese e infine miglioramento della normativa previdenziale inserita nella legge di Bilancio: abbassare il criterio dei 36 anni di anzianità contributiva ed eliminare il riferimento ai 6 anni di contributi intesi come continuativi considerando la discontinuità del lavoro e delle carriere previdenziali.

Le organizzazioni, inoltre, hanno consegnato al sottosegretario una corposa documentazione e le loro proposte -  che saranno oggetto della riflessione del nascente tavolo - tra cui: il ripristino del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) nella sua formulazione originaria, passando in tempi brevi alla certificazione della congruità; la riduzione della soglia di un milione di euro prevista dal nuovo codice degli appalti per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in maniera tale da limitare ulteriormente la possibilità di ricorrere al massimo ribasso.

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