Una manifestazione regionale per "Il lavoro, lo sviluppo, le tutele", organizzata da Cgil, Cisl e Uil siciliane, si terrà giovedì 6 giugno, alle 9.30, al Teatro Politeama di Palermo. L'iniziativa si collega e rilancia i temi della manifestazione unitaria nazionale in programma il 22 giugno a Roma, a partire dalla richiesta che il lavoro torni al centro delle politiche economiche a tutti i livelli. È, tuttavia, rivolta anche al governo regionale, cui i sindacati chiedono di "ascoltare le loro proposte per costruire insieme – recita un comunicato unitario – una strategia sullo crescita, lo sviluppo, il risanamento e le nuove tutele sociali".

Alla manifestazione parteciperanno un migliaio di persone provenienti da tutta la Regione."La situazione  nell'isola – dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, durante una conferenza stampa unitaria per presentare l'iniziativa – è drammatica. Il 47% delle famiglie è in difficoltà, cresce il disagio sociale, secondo nostre stime su dati della Corte dei Conti, in questi anni di crisi sono venuti meno 16 miliardi, in termini di Pil, l'apparato industriale si è contratto del 30%. Di fronte a tutto ciò, noi chiediamo alla Giunta Crocetta di aprire il confronto con le parti sociali, andando oltre la discussione episodica e legata all'emergenza, che ha contraddistinto finora il dialogo tra governo e sindacati, per costruire un progetto di ampio respiro che faccia uscire dalle secche della crisi la Sicilia".

Secondo Pagliaro, le direttrici di questo progetto sono tre: "Le risposte all'emergenza sociale con il finanziamento degli strumenti di tutela del reddito; il risanamento dei conti della regione; le iniziative per lo sviluppo produttivo". "Ci vuole senso della misura e della realtà – ha sottolineato il dirigente sindacale – per affrontare una crisi senza precedenti, partendo con l'individuare le priorità e con l'imprimere una svolta positiva all'utilizzo dei fondi europei che non devono più servire per finanziare la spesa corrente ma per veri progetti di sviluppo. Finora ci siamo trovati inseguire le emergenze, con soluzioni che sono con evidenza sempre a termine, che spostano solo nel tempo i problemi. Per la Sicilia ci vuole ora, ed è possibile, ben altro".

Cgil, Cisl e Uil chiedono, come si legge in un volantino unitario, "misure per attrarre investimenti produttivi, rilanciare le infrastrutture, mettere in circolo risorse disponibili in tempi brevi, per un piano anticrisi per il lavoro. Sollecitano anche politiche di risanamento, riducendo i costi della politica con la semplificazione degli assetti istituzionali e amministrativi, la riorganizzazione degli enti locali e delle partecipate. E ancora, un piano straordinario pluriennale per superare le storiche emergenze e utilizzare produttivamente il lavoro dei precari, della pubblica amministrazione, dei forestali, nel comparto della formazione". Inoltre, i sindacati si battono per politiche di contrasto alla povertà per famiglie, anziani e persone non autosufficienti, nonchè per fare fronte all'emergenza economica e sociale, con più risorse per gli strumenti di sostegno a chi perde il lavoro. Puntano, infine, sull'accelerazione della spesa dei fondi europei.