Venerdì 28 settembre, è il giorno dello sciopero generale dei servizi pubblici proclamato dalle categorie della Cgil e della Uil. Appuntamento alla manifestazione nazionale di Roma: partenza da piazza della Repubblica alle 9.30 per proseguire su via Cavour e via dei Fori Imperiali e concludersi in Piazza Santi Apostoli. Al comizio, che si chiuderà intorno alle 13.30, prenderanno parte i segretari generali di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti.

I sindacati protestano contro i tagli del governo Monti, che hanno colpito gravemente i lavoratori pubblici. Chiedono all'esecutivo di cambiare rotta, smettere di usare le forbici. Il 25 settembre il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi ha incontrato i sindacati, una riunione "inutile e tardiva" che non ha evitato la protesta.

L'incontro a Palazzo Vidoni "é stato una replica del precedente, di cui non si comprende il senso". Lo hanno spiegato in una nota Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, segretari Generali di Fp Cgil, Flc Cgil, Uil Fpl, Uil pa e Uil Rua.

"Sulla spending review - affermano i sindacalisti -, dagli esuberi ai percorsi di mobilità fino alla questione dei precari a rischio cessazione, il governo e il ministro Patroni Griffi mantengono la totale rigidità, prescindendo dalle pesantissime ricadute sul fronte occupazionale e della tenuta dei servizi ai cittadini".

Anche l'università si ferma.
La Flc Cgil, insieme a Uil Rua, ha proclamato uno sciopero dei lavoratori di università, ricerca, conservatori e accademie. L'adesione arriva in vista sciopero della scuola, già fissato per il 12 ottobre.

I medici partecipano allo sciopero dei servizi pubblici. La spending review colpisce la sanità tagliando i servizi e riducendo il personale, e il decreto Balduzzi contrae i diritti del lavoro dei medici e dei veterinari dipendenti. Per questo i medici scendono in piazza a Roma. "Vanno fermati i tagli alla sanità – ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici –, arrivati con Tremonti e Monti a circa 22 miliardi nel triennio 2012-2014 e la svalutazione del merito professionale, subordinato alla cattiva politica partitica regionale, come prevista nel decreto sanità".

A spiegare le ragioni dello sciopero è stato il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, in un'intervista al nostro giornale. "La spending review del governo Monti ha molto a che vedere con la strategia dei tagli lineari del precedente esecutivo di centro-destra. Una logica pericolosa, che creerà problemi sia ai lavoratori, sia ai servizi, aumentando le tensioni sociali", ha dichiarato Dettori commentando lo stop dei servizi pubblici.

"Siamo del resto in presenza – a suo avviso – dell’ultimo di una serie di interventi di natura finanziaria, che - a iniziare dal pessimo decreto Salva Italia - hanno dimostrato di avere come unica preoccupazione il restringimento dei perimetri e degli spazi pubblici, una direzione di marcia finalizzata alla completa liberalizzazione del settore".

La giornata del 28 settembre sarà trasmessa in diretta su RadioArticolo1.