Nuova convocazione dei sindacati della scuola da parte della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. L’appuntamento è alle ore 12 presso la sede del dicastero. “Un buon segnale” commentano i sindacati, apprezzando anzitutto la tempestività del confronto, visto che già lunedì 19 si era svolto un incontro informale con la nuova titolare del ministero. Molti i temi all’ordine del giorno: la mobilità del personale, l’avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale di docenti e personale Ata (che ha visto il 30 novembre scorso la definizione del quadro generale di riferimento), l’emergenza della ristrettezza degli organici. 

Nell’incontro di lunedì 19 la delegazione della Flc Cgil, guidata dal segretario generale Francesco Sinopoli, ha affermato che “occorre consentire un buon contratto sulla mobilità degli insegnanti”. E per farlo è necessario “superare la cosiddetta ‘chiamata diretta’, i cui fallimentari esiti stanno ancora producendo effetti negativi nelle scuole, ridando alla trattativa la piena titolarità sulla materia”. Per la Flc questo è un punto irrinunciabile “perché, se non si correggono immediatamente tutte le storture provocate da una delle più deleterie tra le presunte innovazioni della legge 107/2015, si rischia di trasformare profondamente i rapporti all’interno delle scuole e lo stesso ruolo dei dirigenti scolastici, chiamati a svolgere compiti e funzioni di reclutatori, assolutamente estranei al loro profilo professionale”. Per il sindacato di categoria della Cgil, dunque, “nessuna discrezionalità va lasciata alla dirigenza: l’assegnazione dei docenti dall’ambito alla scuola deve basarsi su una tabella di requisiti oggettivi e trasparenti da contrattare nazionalmente”.

Sempre riguardo alla riforma della “Buona Scuola”, la Flc ha rimarcato come in questi mesi il ministero stia realizzando “senza un vero confronto con le forze sindacali l’attuazione delle nove deleghe previste dalla legge 107/2015”. Per la federazione Cgil “è necessario che sulle misure di attuazione delle deleghe si apra preventivamente un confronto reale e costruttivo con le forze sindacali, per fare ciò è necessario uno slittamento dei termini previsti. I confronti che ci sono stati finora sono stati per lo più unidirezionali”.

Ultimo tema di grande importanza è l’emanazione dell’atto di indirizzo per l’avvio della trattativa contrattuale. La Flc ha sollecitato la ministra “a emanare nelle prossime settimane l’atto di indirizzo per rinnovare il contratto del comparto scuola scaduto da sette anni”, ricordando come il 30 novembre scorso sia stato approvato l’accordo sul rapporto di lavoro sul pubblico impiego “che pone le condizioni necessarie per restituire al tavolo negoziale le materie che la legge 107/15 ha sottratto alla contrattazione: salario, organizzazione del lavoro, valutazione, formazione”.