Alta l'adesione alle iniziative di lotta, svoltesi oggi (21 novembre, secondo giorno programmato), per il rinnovo nazionale del settore tessile-abbigliamento 2016-2019. Il contratto è scaduto il 31 marzo scorso, ed è atteso da 420.000 lavoratori appartenenti a più di 50.000 imprese, le cui trattative in corso da più di sei mesi con l'associazione imprenditoriale di Confindustria (Smi-Sistema moda Italia) si sono bruscamente interrotte alla fine di ottobre. Un settore, questo, che negli ultimi quinquennio ha visto più di 100.000 lavoratrici e lavoratori perdere il posto, soprattutto tra le donne. Il dato generale di adesioni agli scioperi è di circa l'80% nelle regioni del Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo. Un dato che certifica la complessiva riuscita della protesta, com'era già successo il 18 novembre. Di seguito, l'andamento degli scioperi e dei presidi nei territori:

Piemonte, Cuneo:  Itt Barge Technofabric (90%); Federal Mogul di Mondovì (80%); gruppo Miroglio, adesione superiore al 70%, articolata ne vari siti, con Govone oltre l' 80%.

Emilia Romagna, Parma: presidio di lavoratrici e lavoratori davanti a Fabbrica sartoriale italiana, 600 dipendenti, astensione dal lavoro superiore al 95%, con il parcheggio dell'azienda completamente deserto. I dati complessivi di adesione allo sciopero nelle altre realtà sono attorno al 90%. Rimini: presidio davanti ai cancelli di molte realtà produttive, con volantinaggio. Assemblea pubblica in sala consigliare a San Giovanni Marignano, comune con il più grosso insediamento di imprese tessili della provincia, dove la sala è risultata insufficiente a contenere il numero elevato di partecipanti. Hanno aderito anche lavoratrici e lavoratori di imprese meno sindacalizzate. Aeffe, 600 dipendenti, 70% di adesione complessiva, fino all'85% nei reparti produttivi, Gilmar: 80% di adesioni; Fuzzi: 60% di adesioni, fino all'80% in produzione; Interfashion, gruppo Stefanel, 60% di adesioni. Modena: Donò, 120 addetti, 70% di adesione, Stellatext: 60 dipendenti, 80% di  adesioni; Via delle perle: 50 addetti, 80% di adesioni; Tessilgraf: 40 dipendenti, 40% di adesioni; Barbieri e Frignani: 20 dipendenti, 70% di adesioni. Ferrara: conferenza stampa alla presenza di lavoratrici e lavoratori. Mary fashion: 100 dipendenti, 80% di adesioni nel settore produzione. Famar: 100 dipendenti, 70% di adesioni. Reggio Emilia: Manifatture San Maurizio, gruppo Max Mara: 180 dipendenti, 85% di adesioni.

Toscana, Prato: manifestazione regionale e presidio sotto la sede di Confindustria, alta l'adesione allo sciopero che ha un dato generale di partecipazione intorno al 80%.

Abruzzo. Teramo: Maglificio Gran Sasso (produzione maglie), addetti 277, aderenti allo sciopero circa l'80%; Industria tessile del Vomano (produzione denim), addetti 85, aderenti allo sciopero 40% circa; Golden lady (produzione calze) - addetti 403 - aderenti allo sciopero 20% circa.

LEGGI ANCHE
Sciopero dei tessili, seconda parte