Circa 5mila lavoratori hanno partecipato oggi alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Fabriano in occasione dello sciopero generale di 4 ore indetto dalle segreterie provinciali. Un lungo corteo dal palazzetto dello Sport è approdato sino al centro dove si è svolto il comizio concluso dalla segretaria nazionale Cgil, Susanna Camusso. Per l’occasione, tutte le vetrine dei negozi erano abbassate in segno di solidarietà. Massiccia è stata l’adesione, anche da parte di aziende di tutta la provincia; lo sciopero è stato proclamato per difendere l’occupazione del territorio, per tutelare il salario e il reddito dei lavoratori e delle famiglie, per rilanciare i consumi e sostenere un nuovo sviluppo.

Alla manifestazione hanno preso parte anche il sindaco Roberto Sorci, assessori e consiglieri regionali e anche il vescovo di Fabriano. Da sottolineare la presenza delle Rsu del Comune di Ancona che hanno portato la loro solidarietà ai lavoratori in lotta.
“E’ un’intera città che partecipa – ha sottolineato Camusso -, in gioco è il futuro di tutto un territorio. Ora il Governo deve decidere di proteggere i lavoratori in difficoltà affinché tutti possano accedere agli ammortizzatori sociali”. Parlando poi della grave crisi che ha colpito l’Antonio Merloni, la segretaria nazionale ha ribadito che “non si vogliono spezzatini” ma “un piano industriale che riguardi tutti gli stabilimenti”, L’obiettivo, ha spiegato “è rendere attrattivo il territorio. Non saremo noi a pagare la crisi della finanza. Bisogna partire dalle necessità del Paese e non dai saldi contabili”.