"Non si può prevedere cosa accadrà nel 2011, con il calo delle vendite c'è il pericolo di tornare in cassa integrazione". Così un operaio che lavora da trent'anni alla Fiat di Cassino spiega ai microfoni di RadioArticolo1 i motivi che lo hanno portato in piazza per la manifestazione della Fiom: "Mirafiori e Pomigliano - afferma - fanno paura, perché sono accordi che limitano i diritti dei lavoratori. Siamo preoccupati perché Marchionne annuncia 20 miliardi di investimenti, ma finora non si è visto nulla. Mai era successo che uno sciopero della sola Fiom ottenesse un'adesione del 70%". Nello stabilimento frusinate del Lingotto lavorano quasi 4.500 operai.