Dopo l’affondo di Bonanni sul Sole 24 ore, Giorgio Santini, numero due della Cisl, ha cercato di spiegare in che cosa consiste concretamente la “robusta manutenzione” che la Cisl propone per l’art.18.  La proposta è semplice, sintetizza Bianca De Giovanni sull’Unità: estendere anche ai licenziamenti individuali le fattispecie previste dalla legge 223, che regola quelli collettivi in caso di stato di crisi. “Oggi si utilizza l'articolo 18 anche per i casi di crisi economica - spiega Giorgio Santini, segretario generale aggiunto Cisl -. Ma quella norma punta a evitare gli arbitri, cioè serve per altri scopi. Insomma, se ne fa un uso improprio”.

I licenziamenti collettivi regolati con la 223 prevedono una serie di passaggi che garantiscono il lavoratore. L'azienda, infatti, deve scegliere gli espulsi in base ad alcuni criteri, deve aprire uno stato di crisi all'ufficio del lavoro, i lavoratori che escono sono coperti da due anni di mobilità e hanno un diritto di prelazione, in caso di nuove assunzioni dell'azienda. Insomma, ci sono una serie di tutele che finora i lavoratori licenziati individualmente non hanno. Per di più per “collettivo” la legge intende almeno 4 unità. Così, un’azienda con 20 dipendenti può licenziarne 4, che avranno per legge un percorso tutelato, e non può farlo per 2. Questa la contraddizione sottolineata dalla Cisl.

Ma anche questa strada potrebbe portare a lungaggini molto costose. Spesso, infatti, si ricorre in tribunale per contestare la scelta del lavoratore espulso. Per la Cisl si dovrebbe imporre una verifica tra le parti sulla scelta dei lavoratori da licenziare, che accorci così i tempi di un eventuale giudizio. Inoltre il sindacato di Bonanni punta ad accorciare i tempi della giustizia. “Speriamo di avere il primo grado di giudizio entro 6 mesi”, spiega Santini.
Per il resto la Cisl è irremovibile. “Diciamo no all'abolizione dell’articolo 18 per i nuovi assunti – conclude Santini - perché sarebbe il primo passo verso l'estensione a tutti. Oggi, con la mobilità che c'è, tutti sono nuovi assunti. Quell'articolo deve restare per le sue funzioni storiche, quindi per i casi di discriminazione e di arbitrio”.