"Sono in discussione servizi fondamentali per i cittadini e chi lavora rischia di non avere gli stipendi. Non è possibile continuare così. L’irresponsabilità del Governo nel non garantire le risorse ed una situazione di incertezza grave della Regione stanno portando il sistema Sanitario ad un corto circuito non accettabile". E' allarme rosso per la Sanità laziale secondo la Fp-Cgil di Roma e Lazio che in una nota spiega le ragioni della sua forte preoccupazione.

"Noi chiediamo alle istituzioni ed alle forze politiche di evitare il gioco dello scarico delle responsabilità definendo una cornice di certezza nell’erogazione dei servizi e nelle retribuzioni di chi lavora - afferma il sindacato dei lavoratori pubblici - Analogamente, chiediamo alle parti datoriali private di non far pesare sui lavoratori e sulle lavoratrici il braccio di ferro in atto con le istituzioni in cui si confondono richieste giuste e forzature per ottenere le risorse".

In tale quadro Fp Cgil di Roma e del Lazio dichiara "lo stato di mobilitazione di tutto il personale della Sanità pubblica e privata del territorio regionale, riservandosi di indire tutte le iniziative di lotta utili alla risoluzione della gravissima problematica, non ultimo lo sciopero generale di tutta la sanità del Lazio ricercando tutte le condizioni per una iniziativa unitaria".