Sempre più drammatica la situazione dei lavoratori immigrati nella piana di Gioia Tauro. A denunciare il peggioramento della situazione è ancora una volta la Flai Cgil: “Il lavoro scarseggia e i numerosi migranti presenti riescono ad essere occupati solamente 1-2 giorni a settimana”, spiega il segretario della Flai-Cgil della piana di Gioia Tauro, Renato Fida. La Cgil stima una presenza, in tutta la piana di Gioia Tauro, di 2.500 immigrati di cui 1.700 vivono nelle strutture di accoglienza mentre gli altri hanno trovato posto in casolari abbandonati dove le condizioni igienico-sanitarie sono molto precarie.

“C'è pochissimo lavoro - afferma Fida - e quindi gli immigrati trovano poca occupazione. Il prezzo degli agrumi, che si aggira sui 6 centesimi al chilo, ha fatto praticamente crollare il mercato e gli agricoltori scelgono, in molti casi, di non raccogliere il prodotto perché non è conveniente. Gli immigrati vengono pagati all'incirca 25 euro al giorno rispetto alla tariffa che dovrebbe essere di 45 euro. Questo sta determinando una situazione drammatica. Tutto scaturisce dalla forte crisi in cui versa l'intero comparto agricolo”.

Anche per il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, la situazione è gravissima e "deve essere affrontata subito". "A Rosarno - spiega il sindaco - abbiamo un campo con dei container dove tutti i posti sono occupati e la situazione appare tranquilla. Nella vicina San Ferdinando, invece, c'è una situazione più incerta perché nella tendopoli ci sono il doppio di immigrati rispetto alla capienza che è di 280 posti. Domani è previsto un incontro presso la Prefettura di Reggio Calabria, con la Regione e la Provincia, e ci auguriamo che arrivino risposte concrete per far fronte a questa situazione".