I sindacati hanno sospeso il presidio previsto per il 24 dicembre in Campidoglio, a Roma, per sbloccare la situazione dei lavoratori delle cooperative sociali coinvolte nell'inchiesta Mafia Capitale. "Nella mattinata di oggi, Cgil Cisl e Uil, unitamente alle categorie interessate, sono state ricevute in Prefettura per analizzare la gravissima situazione degli appalti sottoposti a indagine e sospensione cautelare, che riguardano le cooperative sociali coinvolte nell'inchiesta Mafia Capitale". Così in una nota le segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp del Lazio. "Durante la riunione - continua la nota - le organizzazioni sindacali hanno espresso la forte preoccupazione legata non solo al pagamento degli stipendi che risultano sbloccati, come dichiarato dai Giudici tutelari, ma ai problemi occupazionali che derivano dalla sospensione degli appalti, ovvero dall’eventuale mancata proroga in caso di scadenza. Per prima cosa la Prefettura ha dichiarato la volontà, in attuazione delle indicazioni del Ministero degli Interni, di prorogare, nelle more del nuovo bando, gli appalti di diretta competenza CAR e CIA. Per quanto attiene tutti gli altri appalti attivati con diversi soggetti istituzionali e aziende municipalizzate, la Prefettura in ottemperanza al proprio specifico ruolo, ha dichiarato la disponibilità a costituire un tavolo che affronti le possibili soluzioni. Le organizzazioni sindacali si renderanno parte attiva per sollecitare i vari soggetti istituzionali (Regione Lazio, Comune di Roma, municipi) per realizzare, nel più breve tempo possibile, la riunione congiunta affinchè vengano adottate misure analoghe a quelle disposte dalla Prefettura negli appalti di propria competenza. Ovvero a prorogare i servizi nelle more dell’espletamento delle procedure di gara . E’ chiaro che in assenza di tali decisioni le organizzazioni sindacali attiveranno tutte le iniziative a tutela dell’occupazione". Queste le ragioni che hanno spinto i sindacati a sospendere la protesta del 24 dicembre.