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L'ha chiesta per il paese, forse chiedendola anche per sè: fiducia. Questa la parola con la quale il premier Matteo Renzi ha aperto oggi, 7 ottobre, l'incontro lampo (un'ora la durata prevista, ma i tempi sono ampiamente slittati) con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl a palazzo Chigi.
Presenti all'incontro oltre a Renzi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ed i ministri del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, dell'Economia Pier Carlo Padoan, della Pa Marianna Madia. Presenti poi i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Luigi Angeletti e Geremia Mancini.
Nel corso dell'incontro si è parlato di ammortizzatori. Renzi - secondo quanto riporta l'Ansa - ha annunciato che nella legge di stabilità sarà inserita una quota aggiuntiva di 1,5 miliardi per estendere gli ammortizzatori sociali.
Poi un passaggio sulle vertenze più delicate aperte nel paese. Ci sono tre "T" da salvare, ha detto il premier, Termini Imerese, Taranto e Terni: "Tre vertenze di cui bisogna subito occuparsi insieme", ha affermato il premier.
Alla fine, toccato anche il tema dell'articolo 18. Secondo fonti presenti alla riunione citate dalle agenzie, il premier ha sostenuto che l'obiettivo della delega sul lavoro è la riduzione delle forme contrattuali con una modifica anche della normativa del reintegro, lasciando la tutela contro i licenziamenti discriminatori e per ragioni disciplinari previa la specifica della fattispece. Obiettivi della delega - ha sottolineato Renzi - sarebbero la semplificazione delle norme del lavoro e nuove politiche attive del lavoro.
Al termine del confronto fissata un nuovo incontro per il 27 ottobre. Lo ha annunciato il presidente del consiglio secondo quanto si apprende al termine della riunione a palazzo Chigi.