“L’avvio della procedura per la stabilizzazione dei precari della Regione è un fatto positivo, atteso da anni. Ora l'attenzione, però, deve andare subito ai temi della riorganizzazione complessiva della macchina amministrative, delle progressioni verticali dei dipendenti regionali e della riqualificazione del personale assunto nelle categorie A e B. Questi, assieme ai rinnovi contrattuali e alla formazione, saranno gli obiettivi del confronto con la prossima Giunta, affinché la Regione possa funzionare ed essere volano di sviluppo economico per l'isola”. Lo sostiene Clara Crocé, segretaria regionale della Fp Cgil Sicilia, a proposito della direttiva della dirigente generale del dipartimento Funzione pubblica, che riguarda 598 precari della Regione e che “apre la strada alla riqualificazione del personale assunto nelle categorie A e B, che da anni, a causa delle carenze in organico dell’amministrazione, svolge mansioni superiori e alle progressioni verticali che i dipendenti in C e D attendono sempreda anni“.

Tuttavia, il sindacato sottolinea che “tutti i dipendenti devono avere accesso alle procedure per realizzare un’adeguata crescita professionale, secondo i criteri e i titoli previsti dalla normativa vigente e individuati attraverso la contrattazione collettiva. I dipendenti regionali rivendicano l’opportunità di poter avere una crescita professionale, sia in termini di riconoscimento economico attraverso le progressioni orizzontali, sia in termini di riconoscimento giuridico, attraverso la piena attuazione delle progressioni verticali. La riorganizzazione della macchina buroratica e la valorizzazione del personale si rende tanto più necessaria, anche alla luce del calo della platea dei dipendenti regionali che nei prossimi anni saranno circa 8.000, la metà del 2015”, sottolinea la dirigente Fp.