Da circa tre anni, Asm si avvale di una decina di contratti interinali e di alcune cooperative sociali per avere quel minimo di organico, necessario a garantire l’efficienza nel delicato settore del servizio di raccolta rifiuti.

"Come sindacato, da tempo abbiamo chiesto, sollecitato, e manifestato sia alla Direzione di Asm che al Comune di Terni (che ricordiamo è il proprietario dell’azienda); l’importanza di procedere quanto prima a un percorso di assunzioni tramite bando di concorso. Per un motivo o per l’altro, nel corso degli anni l’annunciato concorso pubblico è rimasto solo una promessa o un 'irrealizzabile desiderio'. Così Giorgio Lucci, segretario generale della Fp Cgil di Terni.

"In considerazione che già alla vigilia delle precedenti elezioni amministrative, c’era stato un impegno del sindaco nel favorire le procedure concorsuali, vogliamo sperare che questa volta l'impegno annunciato dal presidente di Asm sia avulso da ogni condizionamento dalle imminenti elezioni regionali, e si concretizzi quanto prima", aggiunge il dirigente sindacale.

"Registriamo anche con grande soddisfazione l’entità dei posti ammessi al concorso, che sono circa quattro volte superiori a quelli che fino a poco tempo fa sembravano possibili. Con l’occasione, vogliamo precisare che, come Funzione pubblica, siamo assolutamente contrari a una eventuale privatizzazione di un'azienda che, se sostenuta negli investimenti, può generare servizi e utili per la comunità. Riteniamo anche essenziale che Asm garantisca l’ applicazione del contratto collettivo di riferimento, evitando il ricorso ad agenzie interinali o a contratti di multi servizi, che non garantiscono equità di diritti e retribuzioni tra operatori impiegati nelle stesse mansioni", osserva ancora l'eponente Cgil.

"Giova anche ricordare, come Asm, in un raggruppamento temporaneo di importanti imprese del territorio, sia vincitrice di un bando di gara della durata di 15 anni, volto a garantire la raccolta differenziata nella Provincia. Da circa un anno, queste imprese stanno garantendo il mantenimento del servizio e sono creditrici di importanti somme economiche dagli enti locali, chiediamo anche al Comune di Terni, come capo fila dell’Ati, di adoperarsi per il saldo di questi debiti che potrebbero garantire ad Asm liquidità da investire, in risorse strumentali e umane", conclude Lucci.