Venerdì 6 marzo 2015, in occasione del primo sciopero generale nazionale tutti i lavoratori dei porti, a Ravenna saranno coinvolti nella protesta i lavoratori della Compagnia portuale, della Cooperativa portuale, delle imprese terminaliste, dell'Autorità portuale, dei servizi tecnico nautici e i lavoratori portuali interinali.
Lo sciopero sarà caratterizzato da un presidio in piazza del Popolo, in programma dalle 10 alle 11,30 durante il quale una delegazione sindacale incontrerà il prefetto e le istituzioni locali per evidenziare le motivazioni e gli obiettivi dell’azione di lotta.
La deregulation a cui punta il governo, si legge in una nota di Danilo Morini, segretario generale Filt Cgil di Ravenna, produrrà "un rischio reale per l'occupazione e la sicurezza in porto. A Ravenna sono coinvolti oltre 800 tra lavoratori portuali, dipendenti dei terminal, dipendenti autorità portuale e operatori dei servizi tecnico nautici. Ci troviamo di fronte a un disegno di distruzione delle regole e della legalità per quanto attiene al lavoro portuale, che indirizza le attività di un settore così importante e delicato verso la balcanizzazione e la concorrenza al massimo ribasso, a danno della sicurezza, delle garanzie di intervento in caso di emergenza, della professionalità e dei diritti fondamentali del lavoro".
"L’attacco in corso – aggiunge Morini – provocherebbe inoltre la fine del contratto nazionale di settore, oggi strumento di regolazione e di diritto per i lavoratori portuali. L'abbandono delle norme vigenti provocherebbe la fine della professionalità in banchina e in porto, la fine della formazione continua e dell'attenzione alla sicurezza, distruggerebbe quanto di buono oggi,nelle diverse realtà portuali e per vincolo di legge, si è realizzato".
Porti, lo sciopero del 6/3 a Ravenna
4 marzo 2015 • 00:00