"Ha ragione il ministro Franceschini a sostenere che a Pompei qualcosa non funziona. La prima riguarda alcune iniziative sindacali, dalle quali come Cgil abbiamo preso le distanze, che hanno lasciato migliaia di turisti in attesa sotto il sole. La seconda, che il ministro non ha ricordato nel corso della sua visita agli Scavi, è il totale stato di abbandono nel quale versa il sito archeologico". A sostenerlo sono i segretari generali di Cgil e Fillea Campania, Franco Tavella e Giovanni Sannino.

"Dall'aprile del 2012 ad oggi - ricordano Tavella e Sannino - solo 4 cantieri su 39 sono stati aperti e l'unico che è stato completato, che riguarda la Domus del Criptoportico, si è subito presentato in pessime condizioni, per il meccanismo del massimo ribasso con il quale è stato affidato l'appalto, impegnando fino ad oggi solo 6 milioni sui 105 previsti dallo stanziamento europeo e nazionale". "Inoltre - concludono Tavella e Sannino - sono state disattese tutte le aspettative occupazionali legate al Grande Progetto: i lavoratori impegnati nei quattro cantieri si possono contare sulle dita di una mano". Cgil Campania e Fillea hanno annunciato per giovedi 3 luglio alle ore 12 una conferenza stampa sulla vicenda Pompei.