Il punto di arrivo è la completa “deamiantizzazione” della regione. Vi si arriva per una strada lunga (e sicuramente ambiziosa), che però in Piemonte si sta percorrendo. È arrivata infatti a conclusione la mappatura dell’amianto antropico, iniziata nel 2013 e realizzata dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa): un progetto finalizzato a individuare i materiali in cemento amianto, ossia costituiti da una matrice di cemento contenente dal 6 al 12 per cento di fibre di amianto, utilizzati spesso in lastre per la copertura esterna di edifici industriali e civili. I risultati? Quasi 13 mila coperture individuate in tutto il territorio regionale e 3 mila già bonificate. Un progetto, quindi, di grande importanza, che diverrà indispensabile per la revisione del Piano regionale amianto, che l’assessorato regionale all’Ambiente ha intenzione di avviare al più presto.

“Stiamo sulla strada giusta, la mappatura dell’amianto antropico del Piemonte è assolutamente dentro le nostre piattaforme rivolte alle Regioni” commenta Claudio Iannilli, responsabile Cgil nazionale per tutte le questioni relative all’amianto. “I dati forniti dalla seconda Conferenza governativa di Venezia – aggiunge – evidenziavano la sottostima dei siti rilevati: si parlava di 34 mila in tutta Italia, un numero decisamente basso. Auspichiamo, quindi, che tale rilevazione sia effettuata in tutte le regioni, utilizzando ovviamente tutte le nuove tecnologie a disposizione, proprio allo scopo di avere finalmente un quadro esauriente e veritiero della situazione”.

La mappatura, prevista dal decreto ministeriale 101 del 2003, è stata realizzata tramite il telerilevamento e la creazione di un Sistema informativo geografico (Gis). Il territorio preso in esame supera i 9 mila chilometri quadrati, coinvolge circa 600 comuni e oltre tre milioni di abitanti (pari al 70 per cento della popolazione complessiva). Le coperture individuate sono state 107 mila (per complessivi 7.800 chilometri quadrati di superficie): di queste, più di 23 mila sono state verificate direttamente con un sopralluogo, utile sia a constatare natura ed estensione delle coperture sia a raccogliere tutte le informazioni necessarie al censimento. Più della metà delle coperture verificate sul campo, precisamente 12.956, hanno rivelato la presenza di amianto (principalmente nelle province di Biella, Alessandria e Torino). Attualmente (i dati si riferiscono agli inizi del novembre scorso) sono 2.885 le coperture già bonificate, mentre 167 sono quelle in corso di bonifica.