“La magistratura faccia chiarezza, nella salvaguardia e nel rispetto del principio e del dovere di soccorrere in mare, come previsto dall'articolo 388 del codice marittimo internazionale”. Lo affermano Cgil, Cisl e Uil di fronte al procedimento giudiziario nei confronti dei pescatori tunisini, arrestati la notte tra il 29 e il 30 agosto scorso, accusati di favoreggiamento dell'immigrazione illegale. In particolare, le tre sigle chiedono che sia garantito il diritto di difesa equa per tutto l'equipaggio tunisino e che possano essere prese in considerazione le testimonianze presentate dall'associazione dei pescatori di Zarziz (Tunisia), più volte protagonista di salvataggi in mare.