Una vertenza molto difficile, a causa di scelte strategiche globali di una multinazionale come Nestlé, difficilmente influenzabili a livello nazionale, figuriamoci a livello locale. Eppure, la lunga e complessa partita sul futuro di Perugina sembra incanalata verso una soluzione che, seppur dolorosa, dovrebbe garantire almeno alcuni aspetti fondamentali: futuro produttivo e investimenti sul sito di San Sisto, proroga degli ammortizzatori sociali e garanzia che nessuno lascerà il suo posto di lavoro, se non volontariamente. 

"Dopo una fase di grande incertezza che ha creato molta preoccupazione tra i lavoratori, con l'incontro di questa mattina al Mise crediamo di aver ricreato le condizioni per gestire al meglio il piano industriale e il piano sociale, avendo anche incassato l'impegno dell'azienda ad avviare le procedure per la proroga della cassa integrazione straordinaria e l'attivazione dell'isopensione", ha dichiarato Mauro Macchiesi, segretario della Flai Cgil nazionale al termine del confronto al ministero con l'azienda, la viceministra Teresa Bellanova e le istituzioni umbre. Presenti anche Pietro Pellegrini della Uila Uil e Massimiliano Albanese della Fai Cisl oltre a Rsu e sindacati territoriali.

Le misure - un anno in più di cassa integrazione e la possibilità di accedere alla sospensione, in deroga alla Fornero- sono state fortemente volute dai sindacati per dare respiro e maggiori opportunità ai lavoratori in uscita. A questo punto, a quasi un anno dalla dichiarazione dei 364 esuberi da parte della Nestlè e a quasi due dalla firma del Piano di rilancio da 60 milioni di euro, la vertenza Perugina sembra rientrata nei binari di un confronto tra le parti.

"Un confronto che - ha spiegato ancora Macchiesi - partendo dal piano industriale, possa avere una gestione condivisa del piano sociale. Nelle prossime settimane si terranno incontri in sede locale fra le Parti per valutare lo stato di attuazione dello stesso, con la Regione Umbria e il Comune di Perugia per attivare gli strumenti per gestire le politiche attive del lavoro. A seguito di queste incontri si ritornerà in sede di Mise per una valutazione complessiva dello stato della vertenza”. 

Secondo la Regione Umbria, presente all'incontro al Mise con la presidente Catiuscia Marini, ''è stato importante aver formalizzato tutti gli aspetti della trattativa in un verbale di incontro che, tra l'altro, ribadisce la condivisione di tutte le parti delle prospettive industriali e degli investimenti per lo stabilimento di San Sisto, e allo stesso tempo si afferma che occorre garantire al massimo l'occupazione, il lavoro e anche la protezione sociale dei lavoratori".