“Venerdì 7 febbraio l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Riommi ha convocato la riunione del tavolo di crisi, tra tutte le parti, per Pasta Julia, al fine di verificare le condizioni di fattibilità del nuovo progetto industriale e per cercare di dare stabilità ai 47 lavoratori. Ma nonostante le continue sollecitazioni nessun dettaglio riguardante le prospettive occupazionale è emerso fino ad ora. La nuova compagine societaria, nonostante il fatto che anche al suo interno non sia in sintonia, chiede di allungare i tempi, perché ancora non pronta al subentro, nonostante la disponibilità a lasciare da subito da parte dell’affittuario, nel rispetto della sentenza emessa dal tribunale di Perugia”. E' quanto si legge in un comunicato stampa congiunto firmato da Flai Cgil e Fai Cisl Umbria.

“In questi 2 anni, come sottolineano gli stessi lavoratori, - continua la nota - la Pasta Julia srl ha incrementato fatturato, produzione e trovato nuovi contratti in una situazione particolare di crisi a tutti i livelli. Non ci spieghiamo quindi perché oggi ci si debba trovare in questo pasticcio, con a rischio, nonostante le commesse, i 47 posti di lavoro. I lavoratori, riuniti in assemblea lunedì 10 febbraio, chiedono comunque alla nuova compagine societaria di presentare un progetto che possa garantire tutta l’attuale occupazione, la liquidità per la gestione ordinaria e la continuità dei progetti avviati negli ultimi tempi. Riteniamo inaccettabile l’allungamento dei tempi al 30 aprile, e richiediamo la convocazione del tavolo di crisi in tempi brevi al fine di far emergere le volontà di tutti”.