“Ieri (24 settembre) in sede sindacale e oggi (25 settembre) in sede di ninistero del Lavoro è stato raggiunto l’accordo tra la Parmalat e Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e il coordinamento nazionale delle Rsu. L’accordo prevede un piano di investimenti per 180 milioni di euro in tre anni che dovrebbe produrre un aumento dei volumi prodotti pari al 4%; in questo ambito è previsto un importante investimento di 10 milioni nel sito di Collecchio a Parma con una nuova linea per la produzione di bottiglie per latte Uht”. Ne dà notizia in una nota la Flai Cgil. “Inoltre l’azienda si impegna con un programma di re-internalizzazione delle produzioni che oggi vengono prodotte in stabilimenti fuori del perimetro aziendale”.

“Per quanto riguarda la chiusura dei siti di Genova, Cilavegna, Carnini, che generano 93 esuberi, è stato concordato un piano sociale che prevede il ricorso alla cassa integrazione per cessazione attività. L’azienda si impegna da subito a mettere a disposizione dei lavoratori 30 nuovi posti lavorativi negli altri stabilimenti dell’Azienda e di Lactalis. Il suddetto piano sociale prevede una serie di incentivi ai lavoratori per favorire la collocazione, e per quanto riguarda i lavoratori del sito di Genova, la Parmalat si impegna, di fronte a nuove iniziative imprenditoriali che dovessero acquisire lo stabilimento, ad inserire nel contratto di vendita la clausola di riassunzione dei dipendenti in cassa integrazione”.

“Come Flai Cgil – dichiara Mauro Macchiesi della segretaria nazionale – giudichiamo positivo l’accordo raggiunto, un risultato ottenuto grazie anche all’impegno e alla mobilitazione dei lavoratori del gruppo, in tutte queste settimane. Come già detto in sede di ministero dello Sviluppo nell’incontro del 21 settembre, permangono da parte nostra alcune perplessità sulla strategia complessiva del gruppo, sugli obiettivi dell’azienda e del suo azionista di riferimento Lactalis. Verificheremo nelle prossime settimane – conclude – la reale volontà dell’azienda a realizzare gli impegni assunti e proseguiremo, insieme alle Rsu ed ai lavoratori interessati, a vigilare sul rispetto degli accordi e continueremo ad incalzare l’azienda per una strategia di rafforzamento del profilo industriale del gruppo nel nostro paese”.