"Useremo la mobilità, ma è l'ultimo degli strumenti che useremo, prima si faranno i prepensionamenti e la mobilità volontaria. Poi i contratti di solidarietà e part-time. Per le eccedenze residue scatta la mobilità di due anni". Lo afferma il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi in vista di esuberi della pubblica amministrazione. 

Per il ministro "non è sufficiente dare una ricognizione dell'esistente, cioè cosa succede con l'applicazione automatica della riduzione del personale, ma bisogna utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla legge: compensazioni, prepensionamenti, part-time e contratti di solidarietà".

Patroni Griffi ha poi spiegato che "lo scopo di tutto questo non è cacciare i dipendenti, in un momento di assenza di risorse, ma quello di ridimensionare e individuare il fabbisogno ottimale delle amministrazioni pubbliche per poi, nell'arco di 2-3 anni, con lo sblocco del turnover provvedere a nuove assunzioni nel settore pubblico partendo dai giovani".