La proroga di un ulteriore anno del contratto di solidarietà per 1.915 dipendenti, e la conseguente messa al sicuro di 788 addetti, a rischio licenziamento. È questo il risultato dell’accordo per la Natuzzi, siglato questa mattina (22 marzo) al ministero del Lavoro, presenti le Rsu del gruppo e le segreterie nazionali, regionali e territoriali di Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Natuzzi è la maggiore azienda italiana nel settore dell’arredamento, leader mondiale nel segmento del divano in pelle, ed esporta il 90% del fatturato in 123 paesi.

“L’accordo – dichiarano i segretari nazionali Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri - consente di prorogare il contratto di solidarietà dal 2 maggio 2016 al 2 maggio 2017, e prevede l’introduzione di miglioramenti significativi rispetto al precedente contratto. In particolare si introduce la possibilità, a fronte di dimissioni del personale attualmente occupato, di ‘ripescare’ i lavoratori del sito di Ginosa (Taranto), attualmente in Cigs a zero ore".

Nell’ambito degli investimenti in formazione per accompagnare i processi di riorganizzazione e trasformazione industriale, si è convenuto di riconvertire la professionalità di circa 60 lavoratori che saranno adibiti alla mansione
di ‘assemblatore fusti’. Sono previsti incontri specifici tra le parti per la valutazione della fungibilità delle mansioni e l’articolazione degli orari di lavoro in caso di particolari esigenze produttive, previo confronto con le Rsu/Rsa. Infine, l’accordo prevede incontri trimestrali di valutazione e monitoraggio relativamente all’andamento aziendale e applicazione del contratto di solidarietà.

"Riteniamo rilevante l’accordo di oggi – concludono i tre sindacalisti - perché rientra tra le iniziative messe in campo a partire da febbraio 2013, i cui obiettivi erano di evitare i licenziamenti e rilanciare l’impresa attraverso gli investimenti, la formazione professionale e la reindustrializzazione del territorio in forte sofferenza occupazionale”.