Non si è presentato nessuno per conto dell'azienda al tavolo convocato dalla Regione Puglia per affrontare ieri, 17 ottobre, a Bari con i sindacati la situazione del gruppo Natuzzi ed in particolare del polo di Ginosa e dei circa 300 esuberi dello stabilimento tarantino. Dunque, è caduto nel vuoto l'invito formalizzato dal responsabile della task force regionale sull'occupazione, Leo Caroli, dopo il nulla di fatto della cabina di regia al Mise il 13 ottobre scorso, alla quale hanno partecipato azienda, sindacati e Regione. 

Restano in bilico, dunque, le sorti dei lavoratori, ai quali la Natuzzi ha già inviato le lettere di licenziamento e che da sabato non hanno più alcun ammortizzatore sociale. Il rischio paventato durante la riunione dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil con le sigle di categoria Feneal, Filca e Fillea) è che il gruppo non sia più in grado di sostenere i 1918 lavoratori.

Da qui l'impegno sindacale a mantenere vivi i presidi e la mobilitazione, con l'annuncio che se l'azienda non offrirà risposte si passerà a breve al blocco dei cancelli dei vari siti. Da qui anche l'annuncio dell'assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, di richiedere formalmente un incontro a Pasquale Natuzzi: "Hanno l'obbligo di dire chiaramente alle istituzioni cosa vogliono fare - ha spiegato - Se hanno difficoltà lo devono dire apertamente. Scriverò e chiederò un incontro ufficiale".