Allargare la partecipazione, contaminarsi per essere sempre di più un soggetto collettivo, ampliare la rappresentanza. In una sola parola, includere. La Fp Cgil è la prima categoria nazionale a dare il via libera all'assemblea generale, attuando così le decisioni assunte dalla recente Conferenza di organizzazione Cgil sul processo di autoriforma. La nascita del nuovo organismo è stata approvata all'unanimità dal Comitato direttivo della Fp del 29 ottobre. Sarà composto in maggioranza da attivisti dei luoghi di lavoro, eletti con i medesimi criteri del comitato direttivo, e avrà, tra le altre cose, la funzione di discutere e deliberare sulle linee programmatiche e di indirizzo, oltre a eleggere il segretario generale e la segreteria.

Sono state così individuate 93 lavoratrici e lavoratori, divisi tra un 51% proveniente dai settori pubblici e il restante 49% dai settori privati 'coperti' dalla Fp Cgil, ovvero cooperazione sociale, sanità privata e igiene ambientale. Dei 93, sono 64 le donne e 29 gli uomini, mentre in 41 hanno meno di quarant'anni. Numeri che andranno a integrare i 142 componenti del Comitato direttivo per costituire quindi un'assemblea generale fatta di 235 uomini e (a netta maggioranza) donne. Direttivo che, non va dimenticato, già conteneva una maggioranza di donne.

“Maggiore capacità inclusiva, ampliamento della rappresentanza, nuove forme di interlocuzione con mondi che rappresentiamo, ma che facciamo fatica a coinvolgere. Sono i punti sui quali abbiamo provato a tessere un fitto sistema di relazioni fra livello nazionale e livelli territoriali, nell'obiettivo di proporre al Comitato direttivo un'assemblea generale 'nuova', diversa negli approcci e avanzata nelle scelte, garante delle diverse sensibilità politiche e delle aree congressuali”. Così Fabrizio Rossetti, segretario nazionale e responsabile d'organizzazione, spiega il percorso che ha mosso la categoria tutta alla costituzione di questo organismo. Un percorso, come detto e come precisa Rossetti, fatto insieme: “Da qui nasce un'assemblea generale frutto di un grande lavoro collettivo, responsabile e coraggioso, di tutta la Fp Cgil. Nei numeri c'è tutto il senso di un'operazione che parte dall'aspetto organizzativo per farne poi una grande occasione di rilancio anche politico”.

Insomma, donne e uomini, lavoratori pubblici e privati, precari e migranti. "È un processo di allargamento e di inclusione, un'occasione straordinaria che porta con sé e contamina la categoria tutta di valori, significati e differenze rappresentate da persone, facce, in carne e ossa, che sono una ricchezza inestimabile per la Fp Cgil”, conclude Rossetti.