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Un autista ha perso la vita ieri, 26 marzo, a causa di un incidente sul lavoro al Terminal Vte del Porto di Genova. Dopo l’infortunio mortale, oggi è scattato lo sciopero di 24 ore dei lavoratori portuali e degli autotrasportatori indetto dai sindacati di categoria. “Rinnoviamo il nostro profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto e ci uniamo con dolore e determinazione alla mobilitazione in corso dei lavoratori del porto e degli autisti, proclamata unitariamente per l’intera giornata dalle strutture territoriali di Genova”, affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nazionali.
“Non è più tollerabile – sottolineano le tre sigle – la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, in modo particolare nelle aree come porti e interporti, dove si svolgono attività produttive complesse in cui insistono una pluralità di lavoratori. Occorre richiamare l’attenzione di tutti i soggetti preposti sui temi della sicurezza sul lavoro. È urgente e necessario che le istituzioni completino la normativa di riferimento per i porti, con particolare attenzione ai rischi da interferenza, e che il sistema delle imprese investa nella cultura della sicurezza e della prevenzione, per far cessare questa vera e propria strage di persone che vanno al lavoro. I lavoratori a fine della giornata devono poter ritornare a casa propria e dai propri cari”.
Dalle prime ore del mattino gruppi di lavoratori hanno bloccato i principali varchi portuali del capoluogo ligure con delle transenne, causando lunghe code, in particolare nella zona di via Lungomare Canepa. Davanti al varco di via Albertazzi, che conduce al terminal traghetti, i manifestanti hanno dato alle fiamme alcuni pneumatici e bancali di legno. Rallentamenti e disagi si sono registrati anche sulla strada sopraelevata Aldo Moro, che collega il ponente al levante della città e nei pressi del casello di Genova Ovest.