Manifestazione dei lavoratori dei Beni Culturali all’inaugurazione della Mostra del Cinema il pomeriggio del 2 settembre: la giornata in cui inizierà la settantaduesima edizione dell'evento. L’iniziativa, organizzata da Fp Cgil, Fp Cisl e Uilpa, prenderà il via alle 16 con un presidio nel Piazzale Santa Maria Elisabetta. Alle 17,30 si formerà un corteo che attraverserà il Gran Viale ed il Lungomare Guglielmo Marconi per concludersi davanti al cantiere per il nuovo Palazzo del Cinema (il “buco”) dove i manifestanti resteranno fino alle 20,30.

"I problemi sollevati sono molteplici – si legge in un comunicato sindacale – e i lavoratori intendono sottoporli al ministro Franceschini cui una delegazione chiederà di essere ricevuta per consegnare ed illustrare un documento. L’iniziativa, cui aderiranno i dipendenti dei musei e delle istituzioni culturali di tutto il Veneto, intende sollevare, partendo dalla realtà della regione, temi e criticità presenti in larga parte del territorio nazionale, a partire dallo stato degli organici e delle strutture, oltre che i problemi legati alla riforma del ministero dei Beni Culturali e alla mancata nomina dei direttori dei Musei di seconda fascia".

"Di notevole entità (tra il 20% ed il 30%) risulta la carenza di organici – attaccano i sindacati – che comporta difficoltà nelle coperture dei turni che avvengono con spostamenti continui di personale da una struttura all’altra, mentre vi è una carenza cronica di figure amministrative e si attenua l’impegno delle alte professionalità nel territorio. A ciò si intreccia la vertenza per il ritardato pagamento (tra i 6 e 7 mesi) del salario accessorio oltre che per il riconoscimento professionale".

"L’altra grande nota dolente riguarda le condizioni - fino a rasentare problemi di sicurezza – di molti edifici che ospitano reperti ed opere d’arte – conclude la nota –. La denuncia apparsa sui giornali inglesi circa lo stato delle Gallerie dell’Accademia è solo il più macroscopico dei casi, ma non certo l’unico. Per questo i lavoratori chiedono un programma di investimenti che vanno stanziati e previsti per salvaguardare e tutelare un patrimonio pubblico che rappresenta una delle più grandi ricchezze dell’Italia e la rende unica al mondo".