Ancora sciopero alla Progeny di Limidi di Soliera, azienda in provincia di Modena che produce materiale plastico per imballaggio. Dopo le agitazioni del luglio 2011 e dello scorso gennaio, a cui aveva fatto seguito l’annuncio della chiusura dello stabilimento, i lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso, insieme ai sindacati di categoria Slc Cgil, Filctem Cgil e Femca Cisl, una nuova settimana di mobilitazione contro i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni e il mancato rispetto degli impegni presi dall’azienda. Da ieri (16 aprile) e fino al 20 aprile, i 40 lavoratori della Progeny sono in sciopero e venerdì mattina è prevista una nuova assemblea sindacale davanti ai cancelli della fabbrica, dalle 9 alle 10.

“I lavoratori devono ancora ricevere, a seconda dei casi, dalle 2 alle 3 mensilità arretrate – spiega Roberto Righi, della Filctem provinciale –, con l’azienda che non risponde alle richieste sindacali per attivare le procedure di mobilità a cui si era impegnata nel tavolo in Provincia dello scorso gennaio”. A seguito di quell’incontro era stata attivata la cigs per 12 mesi per chiusura e trasferimento della produzione nello stabilimento di Ascoli Piceno. “Attualmente – prosegue Righi – la maggior parte dei lavoratori è dunque in cassa integrazione, mentre sull’attività residua sono impiegati solo 15 lavoratori”.

Per le sigle di categoria, è fondamentale che l’azienda “risponda alle sollecitazioni dei sindacati delle ultime due settimane, con lo scopo di attivare le procedure di mobilità volontaria per consentire la fuoriuscita anticipata, rispetto alla chiusura definitiva dello stabilimento di Limidi, per quei lavoratori che eventualmente riuscissero a ricollocarsi”. Non solo. “La mobilità – conclude Righi – è necessaria anche per l’attivazione del secondo anno di cassa integrazione straordinaria concordata in febbraio al ministero delle Attività produttive e vincolata al reimpiego fuori dall’azienda di circa 12 lavoratori”.