Nelle scorse settimane la società Kos del gruppo Cir-De Benedetti, proprietà della storica casa di cura modenese Villa Rosa, ha comunicato alle organizzazioni sindacali la fusione della società con l'istituto Santo Stefano, centro di riabilitazione con sedi presenti in tutta Italia. "Tale decisione – dice la Fp Cgil di Modena –, che sembra rientrare nelle normali dinamiche industriali, ha però risvolti preoccupanti per i dipendenti dell'ospedale privato modenese. La fusione prevede, infatti, oltre al normale cambio di datore di lavoro, anche l'applicazione del contratto nazionale Aris Rsa, che si riferisce specificatamente alle strutture di riabilitazione e alle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), che, di fatto, peggiora la situazione lavorativa dei 57 dipendenti infermieri-oss-tecnici-amministrativi".

"Rispetto al ccnl Aiop degli ospedali privati, oggi correttamente applicato – continua il sindacato –, il ccnl Aris Rsa prevede 2 ore di lavoro in più settimanali con la stessa retribuzione, oltre a perdere fattispecie contrattuali specifiche del contratto della sanità privata (progressioni economiche, indennità, ecc). Dunque, dal 1° dicembre prossimo è prevista l'applicazione del ccnl Aris Rsa non attinente alla specifica mission dell'azienda, di fatto producendo conseguenze negative in capo ai lavoratori, mentre solo il personale medico manterrà il contratto Aiop. La Regione ha concordato con Aiop (l'associazione degli ospedali privati, aderente a Confindustria) tariffe specifiche per remunerare le prestazioni di case di cura psichiatriche; in pratica, Villa Rosa viene remunerata con queste particolari tariffe, mentre, a sua volta, intende pagare i propri lavoratori come se fosse una struttura socio-sanitaria".

Il prossimo incontro tra sindacati e proprietà di Villa Rosa si terrà il 26 novembre. Nel frattempo, i lavoratori hanno deciso di attivarsi sia con la Regione che con l'Asl firmataria del contratto di servizio. I lavoratori hanno anche chiesto, tramite la Fp di Modena, un incontro all'Asl di Modena (che si terrà martedì 18 novembre alle ore 16,30 in via San Giovanni del Cantone) e al comune di Modena (ci sarà mercoledì 19 novembre alle 18 in Via Galaverna). Mentre una delegazione illustrerà la situazione ai soggetti istituzionali, un gruppo di lavoratori attenderà davanti agli ingressi l'esito del rendez vous. La Fp di Modena reputa che la proposta di Villa Rosa non sia applicabile, e chiede con forza di mantenere l'attuale contratto nazionale.