“Nonostante la recente sottoscrizione dei contratti del commercio e dei bancari, la strada per i rinnovi resta tutta in salita. Se Abi e Confcommercio hanno firmato, Confindustria, al contrario, si mette nel vagone di coda delle relazioni industriali”: lo ha detto stamane Emilio Miceli, segretario generale Filctem Cgil, aprendo a Roma i lavori del direttivo nazionale della sua organizzazione, convocato per il varo delle linee guida per il rinnovo dei contratti di lavoro 2016-2018.

“Ma noi non rinunciamo a rinnovare i contratti – ha proseguito il dirigente sindacale –, e vogliamo farlo a partire dalla costruzione unitaria delle piattaforme con Femca e Flaei Cisl e Uiltec Uil; al contrario, se si consolidasse l'idea che il sindacato possa vivere senza fare contratti, è esattamente il quadro che ha in testa Confindustria!. Certo, resta 'la mina vagante' dei provvedimenti previsti dal Jobs jct, che vanno contrastati proprio a partire dai rinnovi contrattuali. Chi immagina che copieremo la riforma del mercato del lavoro del Governo Renzi sotto dettatura si sbaglia di grosso!”.

Infine, alla recente verifica anticipata degli scostamenti inflattivi, chiesta qualche mese fa da Federchimica, e più recentemente dalla federazione Gommaplastica, Miceli ha risposto che si discuterà in fase di rinnovo contrattuale: “L'idea di farlo prima – ha concluso l'esponente della Filctem – era assolutamente inaccettabile”.