Cgil, Cisl e Uil di Messina proseguono la loro battaglia contro la chiusura di Edipower/A2A di San Filippo del Mela con una lettera unitaria, inviata al presidente della Regione Sicilia.

"Da due anni – evidenziano i segretari Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania nel documento inviato a Rosario Crocetta –, assieme ai lavoratori, lottiamo per scongiurare la chiusura dell'impianto che il nuovo elettrodotto di Terna porrà a breve fuori mercato. Da due anni, con i normali e pacifici strumenti dello sciopero e del sit-in, continuiamo a chiedere invano ad azienda ed istituzioni di costruire, insieme, un progetto che garantisca invece il mantenimento dell'attività produttiva e degli occupati, in un'area già fortemente esposta a rischio sociale. Finora, nessun incontro ha però mai visto tutti gli attori della vertenza seduti al tavolo, e le rare interlocuzioni, guadagnate solo a fronte di proteste e tenutesi sempre separatamente, hanno visto azienda e regione scambiarsi responsabilità, determinando di fatto un inaccettabile stato di impasse".

"Oggi come ieri – dicono i sindacati –, Edipower/A2A continua a mitizzare di un progetto la cui sperimentazione, che, però, non si è mai conclusa e il governo regionale, dal canto suo, si ostina incomprensibilmente a svolgere quel ruolo terzo , di semplice tecnico, che non può esprimersi in assenza di un progetto completo. In sintesi l'azienda crede di poter sottrarsi all'obbligo di chiarire a lavoratori e collettività cosa intende fare in quel sito che occupa, nello stesso modo in cui il governo regionale ritiene di non dover far nulla per pretenderlo, e soprattutto per difendere il lavoro  ed i lavoratori nell'isola".

"Una insana e inaccettabile deresponsabilizzazione dei ruoli – sottolineano i tre segretari –, che evidenzia la mancanza di una politica regionale industriale ed energetica, l'assenza di conseguenti misure idonee a sostenere lo sviluppo, il logico instaurarsi di un insano rapporto tra aziende ed istituzioni. E che produce, come si è già visto, l'arroganza delle imprese, lo smantellamento delle regole e l'abbassamento delle tutele, soprattutto per i soggetti più deboli, come quelli impiegati nelle ditte di appalti, la diffusa sensazione di solitudine, lo scontro tra lavoratori e l'esasperarsi e il sommarsi di esasperati conflitti".

"Non è normale – ribadiscono con forza Cgil, Cisl e Uil – che un grande gruppo nazionale si sottragga agli obblighi che ha, in qualità di committente nei confronti delle imprese appaltanti, e addirittura vanifichi gli sforzi di mediazione per la risoluzione di una difficile vertenza, che sindacato e prefettura tentano di costruire. E non è accettabile che sindacato e lavoratori siano costretti a occupare l'ufficio di un sindaco per avere ascolto, nonchè sostegno, dal governo della propria regione. Riteniamo questa condizione inaccettabile ed estremamente pericolosa, e pertanto chiediamo al presidente Crocetta di attivare urgentemente un tavolo di confronto tra regione, Edipower/A2A e sindacato per individuare immediate e idonee soluzioni".