"Siamo d'accordo sull'abbattimento di austerity e fiscal compact, ma nella legge di bilancio si evidenzia la mancanza di una visione strategica". A dirlo è il segretario della Cgil Abruzzo e Molise Carmine Ranieri: "Le politiche degli ultimi anni hanno impoverito l'Italia, che non è riuscita a uscire dalla crisi, e per questo guardiamo con occhio positivo a questa manovra. Ma ci sono molti punti di criticità. Il percorso deciso dal governo per arrivare al pareggio di bilancio va bene se accompagnato da una visione strategica, ma la crescita, come pensata, non convince". Per Ranieri la prima leva "devono essere gli investimenti pubblici. Vanno messe in sicurezza le scuole, potenziate le ferrovie, risolti i problemi di una ricostruzione allo stallo, lavorare per il ripristino delle strade provinciali per cui sono stati previsti 250 milioni di euro per i prossimi 15 anni: una cifra irrisoria se si considera che viviamo già lo spopolamento delle aree interne nelle nostre regioni. L'Europa, da parte sua, dovrebbe accettare il deficit".

Ranieri ha evidenziato che "il decreto fiscale prevede una forte sforbiciata sul ministero dell'Istruzione di 29 milioni di euro, di cui 14 destinati all'istruzione scolastica e 15 alla formazione universitaria e post universitaria. Non si punta su ricerca e riforma dell'amministrazione. Utilizziamo male le risorse europee, quando non le rimandiamo indietro. Al credito di imposta vengono tolti 300 milioni di euro e non c'è il rinnovo del credito di imposta 4.0. Uno studio dei sindacati scuola ci dice che oggi i precari sono più dei lavoratori stabili. Questo non è solo un problema per la questione precariato, ma anche perché non porta sviluppo e i giovani continuano ad andare all'estero". Il segretario Cgil Abruzzo-Molise rimarca anche di essere "contro i condoni, che lanciano un messaggio sbagliato. Si dice che chi non paga le tasse può farla franca aspettando il prossimo condono in un Paese che ha ogni anno un'evasione fiscale di 111 miliardi, di cui 35 solo sull'Iva. E' una guerra tra poveri".