"Esposito evidentemente non ha le competenze necessarie per entrare in questo dibattito o fa volutamente confusione. Il giudice del lavoro non ha bocciato il piano anticorruzione ma è intervenuto in merito al comportamento antisindacale del Comune di Roma Capitale, comportamento per altro denunciato per mesi da tutte le organizzazioni dei lavoratori": con queste parole Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, risponde alle dichiarazioni del senatore Stefano Esposito, commissario del partito Democratico di Ostia.

"Invece di continuare con questa caccia alle streghe e ad avvelenare un clima già troppo incandescente in città, la politica provi a ricostruire un dialogo sano, senza attacchi strumentali. E soprattutto discuta del merito. Se fosse avvenuto in passato, ad esempio convocando il tavolo sul piano anticorruzione mai tenutosi - aggiunge il sindacalista - si sarebbero evitate fratture dolorose. La scompostezza di queste dichiarazioni è semplicemente inutile".

"Con l'esplosione di Mafia Capitale ci saremmo aspettati e continuiamo ad aspettarci un cambio di registro: si mettano insieme le forze sane. La capitale va rigenerata a partire da un rapporto equilibrato tra politica, amministrazione e lavoro pubblico. Esposito ha perso un'occasione per tacere e, magari, capire. L'amministrazione ci convochi subito per affrontare le questioni senza forzature. E magari venga a trovarci domani alla fiaccolata per la legalità promossa da Cgil, Cisl e Uil. Lo faccia anche il senatore Esposito. Sarebbe un bel gesto - conclude Di Cola - e l'inizio di una nuova fase".