"Rispettiamo le istituzioni, abbiamo accolto l'invito del sindaco di Macerata, ma sabato dovrà essere una giornata di democratica e civile mobilitazione antifascista". Lo dice su Twitter il segretario generale della Cgil Susanna Camusso dopo la decisione assunta insieme a Anpi, Arci e Libera di sospendere la manifestazione di sabato 10 febbraio a seguito dell'appello del sindaco di Macerata. "Prepariamo - aggiunge - la manifestazione nazionale con presidi manifestazioni momenti di riflessione MaiPiuFascismi".

“Nel prendere atto dell'appello, seppur tardivo, del sindaco di Macerata affinché si fermino tutte le manifestazioni in città per il clima di smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio”. Così ribadiscono in una nota Anpi, Arci, Cgil e Libera.

“Nel contempo, pretendiamo che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà - continuano -. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il sindaco sia protagonista, assieme ai ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilità”.