I lavoratori dello stabilimento Lucchini-Severstal di Piombino, in provincia di Livorno, hanno approvato con un referendum il contratto di solidarietà siglato il 12 marzo con l’azienda. Hanno partecipato al voto 1.521 tra lavoratrici e lavoratori, pari all’84 % dei presenti in fabbrica. I sì sono stati 1.398, i no 103, mentre le schede bianche e nulle sono state 20.

“L’accordo – spiega Laura Spezia, della segreteria nazionale e responsabile siderurgia della Fiom Cgil nazionale – ha durata di un anno ed è rinnovabile. Giudichiamo importante e significativa questa intesa, perché, attraverso l’utilizzo del contratto di solidarietà, impedisce l’espulsione dei lavoratori dal processo produttivo e li mantiene legati alla fabbrica e all’attività che in essa si svolge”.

Ora, sottolineano in casa Fiom, si tratta di riprendere l’iniziativa sindacale per garantire il futuro dello stabilimento di Piombino e dell’intero gruppo Lucchini. “A tal fine – osserva Vittorio Bardi, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom – è sicuramente necessario l’impegno del governo e, in particolare, del ministero dello Sviluppo economico”.