Nel corso della riunione degli Stati generali del Patto per lo sviluppo, che si è tenuta stamattina in Regione alla presenza del presidente Formigoni per presentare il “Documento strategico annuale 2013”, una delegazione composta dai segretari regionali Stefano Landini e Giacinto Botti, ha consegnato un documento contenente le osservazioni critiche della Cgil Lombardia.

Secondo Landini “il documento non è all’altezza della gravità della situazione economica e sociale. È incerto sul piano dell’indicazione delle priorità e debole nel definire una nuova linea di sviluppo, di crescita e di prospettiva per la regione, nella quale la crisi colpisce in profondità il tessuto produttivo e commerciale, i livelli e la qualità dell’occupazione, le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, dei pensionati, delle lavoratrici e dei lavoratori.

“La Cgil Lombardia – ha aggiunto Landini – ribadisce la sua preoccupazione per il degrado del governo della cosa pubblica, messo in evidenza dalle indagini della magistratura e dagli avvisi di garanzia recapitati al presidente della Regione. Ognuno si difenderà nelle sedi opportune – ha sottolineato il sindacalista –. La via giudiziaria seguirà il suo corso. Quel che è evidente è il giudizio politico su un’esperienza di governo ventennale che è ormai giunta ‘alla frutta’, come abbiamo avuto modo di dire anche in altre occasioni. Quello che sta succedendo in Regione, e che emerge ormai con evidenza dai tanti avvisi di garanzia e dal coinvolgimento diretto di molti rappresentanti della giunta, rischia di essere il miglior regalo all’antipolitica”.

“Per questo – ha detto ancora Landini – occorre andare al più presto a una verifica elettorale, rilanciando i prerequisiti indispensabili a ridare credibilità alle istituzioni. Bene comune e interesse pubblico sono due presupposti che noi rilanciamo come discrimine per chiunque si candidi a governare una Regione politicamente strategica quale è la Lombardia”.

“La Cgil – ha concluso Landini – utilizzerà tutti i luoghi e gli spazi negoziali istituzionali per esprimere le critiche necessarie e avanzare le proprie proposte, per far pesare il ruolo di chi rappresentiamo, per dare dignità al lavoro e al suo valore, a partire dal lavoro pubblico, tante volte bistrattato da chi ci governa. In questi giorni si aprono i giochi olimpici: noi consigliamo al presidente Formigoni di giocare la partita. Dichiarare di aver già vinto 12 a zero è un atto di presunzione. E ci auguriamo che a perdere non sia la nostra regione, che avrebbe invece bisogno di un chiaro progetto di rilancio dello sviluppo, dello stato sociale e del valore del lavoro”.