Dopo l'alluvione che ha colpito la città, provocando anche diversi morti, sono moltissimi i volontari della Cgil al lavoro, con pale e stivali, accanto a Vigili del fuoco e Protezione civile, per cercare di far tornare Livorno alla normalità.


Video realizzato dalla Cgil Toscana


“Quello che è successo qui - afferma tra i volontari Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana - la dice lunga su quello che succede in questo Paese. Servirebbe un piano idrogeologico che non sia un piano dell'emergenza. Noi stiamo vivendo un cambiamento climatico che porterà sempre più di frequente a situazioni come questa. Non servono interventi emergenziali, bisogna ragionare in prospettiva”.

“La condizione del territorio di Livorno sta diventando drammatica - commenta invece Fabrizio Zannotti, segretario della Camera del lavoro della provincia -. Lo stabilimento Eni sarà chiuso per almeno due settimane, altre aziende metalmeccaniche e altre piccole e medie imprese sono attualmente ferme. La stato del tessuto economico livornese, già provato dalla crisi, è oggi ulteriormente peggiorato. Fermo restando che il dramma vero resta quello delle vite umane che sono andate perdute”.