"Per la scuola, oltre all’ulteriore blocco dei contratti e degli scatti d’anzianità fino al 2017, l’ultima trovata è l’aumento dell’orario di lavoro a 24 ore, a parità di salario per le scuole secondarie superiori. Le conseguenze saranno maggiori carichi di lavoro per i docenti, la riduzione di migliaia di supplenze per gli spezzoni e di quelle brevi. Si tagliano, quindi, ulteriormente organico e risorse alla scuola pubblica, in perfetta continuità con il Governo Berlusconi". Così Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil.

"Ormai è evidente a tutti che questo Governo – prosegue il dirigente sindacale –, pur di difendere gli interessi delle banche e della speculazione finanziaria, affossa i diritti dei lavoratori e lo stato sociale. Vogliono privatizzare il sistema d’istruzione e la ricerca pubblica, ritenuti un lusso che il Paese non può permettersi. Al ministro Profumo vorrei raccomandare di non vendere più fumo, perché è responsabile del caos in cui è iniziato l'anno scolastico e del peggioramento della qualità dell'offerta formativa. Con le sue scelte demagogiche, come quella del concorso, cerca solo pubblicità mediatica. Classi sovraffollate, edifici insicuri, licenziamento di migliaia di Ata e docenti,  provvedimenti assurdi, come quello relativo alla riconversione di docenti inidonei e itp, l'aumento dei contributi a carico delle famiglie e il mancato trasferimento alle scuole dei fondi contrattuali, stanno gettando scompiglio tra i lavoratori, gli studenti e le famiglie".

"Ora basta! Lo sciopero del 12 ottobre e le tantissime manifestazioni programmate insieme agli studenti, chiederanno un radicale alternativa alle politiche del Governo Monti e del ministro Profumo. I diritti dei lavoratori non sono merce", conclude Pantaleo.