Quattro tavoli di trattativa con i rispettivi ministri su argomenti specifici: pensioni e non autosufficienza, rinnovo dei contratti e assunzioni nel pubblico impiego, riforma del fisco e lotta all’evasione, investimenti e infrastrutture. Questo il primo risultato dell’incontro tra governo (rappresentato dal premier Conte e dai ministri dell’Economia Gualtieri e del Lavoro Catalfo) e sindacati (presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil) che si è tenuto nella tarda serata di lunedì 4 novembre a Roma. I tavoli, che saranno attivati direttamente presso Palazzo Chigi, riguardano i temi centrali della prossima legge di bilancio, che lunedì 4 ha iniziato il proprio percorso in Senato.

“Abbiamo chiesto che il governo confermi il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori fino a 35 mila euro lordi annui, con il raddoppio nel 2021 dello stanziamento da 3 a 6 miliardi. Il provvedimento non dovrà essere modificato in Parlamento: se qualcuno lo vuole fare, farà qualcosa contro i lavoratori e i sindacati”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro sulla manovra finanziaria. Landini ha ribadito di aver sollecitato il governo “a fare anche di più sulla lotta all’evasione fiscale” e di aver chiesto “l’apertura di altri due tavoli, uno su Alitalia e uno sul dossier Fca-Peugeot, in merito al quale il governo non può essere osservatore”.

L’impegno preso dal governo, dunque, è quello di continuare la discussione con i ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico, del Sud e della Sanità. “Le nostre richieste – ha spiegato la leader della Cisl Annamaria Furlan – sono le risorse per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, l’attivazione dei cantieri delle opere infrastrutturali, la lotta all’evasione e la riduzione del peso fiscale a lavoratori e pensionati”. C’è poi il capitolo previdenziale. “Bisogna anzitutto trovare una soluzione al tema della rivalutazione delle pensioni e della non autosufficienza”, prosegue l’esponente sindacale: “Occorre poi modificare la legge Fornero rendendo strutturale l’Ape sociale, prevedendo la pensione di garanzia per i giovani e il riconoscimento alle donne lavoratrici di un anno di contributi per ogni figlio, separando assistenza da previdenza. Il tutto mantenendo quota 100”.

Il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo ha espresso il proprio apprezzamento per “la disponibilità al dialogo. Siamo pronti a discutere, vanno bene i tavoli che saranno attivati, ma chiediamo segnali concreti, altrimenti tutto sarà annegato nel mare delle promesse”. Barbagallo ha infine rilevato che “gli impegni assunti, ad esempio quelli sul cuneo fiscale o sul super ticket, non saranno operativi da subito. Noi invece chiediamo risposte concrete e in tempi brevi per i pensionati, sulla non autosufficienza, sui contratti pubblici, sulla detassazione degli incrementi contrattuali”.