Il tema del buon funzionamento delle attività ispettive dell’Inl (l’Ispettorato nazionale del lavoro), che accorpa le funzioni ispettive di Inps, Inail e ministero del Lavoro (come stabilisce il dlgs 145/2015), per contrastare l’illegalità, l’irregolarità, l’evasione contributiva e il dilagante sfruttamento dei lavoratori, è stato al centro di un’assemblea regionale degli ispettori Inps promossa dalla Fp Cgil Sicilia.

“La vigilanza – dice Alfonso Buscemi, della segreteria Fp regionale – consegue annualmente importanti risultati, in termini di recupero di risorse, utili a finanziare una buona parte del bilancio dell’Inps, consentendo l’erogazione di importanti prestazioni. L’accorpamento delle tre vigilanze nell’Inl, senza adeguati investimenti in termini formativi e organizzativi che ne garantiscano il buon funzionamento  nel rispetto delle specificità territoriali e degli ispettori coinvolti, e senza il riconoscimento delle peculiarità ispettive di ciascun ente, può mettere a repentaglio e disperdere le competenze specifiche, determinare un arretramento retributivo e un aggravio di responsabilità”. Dall’assemblea, è scaturita anche la richiesta di un tavolo per la costruzione di un modello calibrato di misurazione e valutazione delle attività, in considerazione delle peculiarità sociali ed economiche del territorio.